La cronaca del giorno dopo il rientro sulla Terra dei tre uomini di Apollo 16
  nell'edizione de "La Stampa" di sabato 29 aprile 1972 (dalla collezione
  personale di Gianluca Atti).
  Messaggi di Nixon e Podgorny
  agli astronauti di "Apollo 16"
  Il presidente ringrazia i tre per il "meraviglioso comportamento", il
      capo sovietico invia auguri ai "coraggiosi piloti" - I medici dicono:
      "Sono in perfetta salute e di straordinario buon umore - Attesa per gli
      esami delle pietre
  (Dal nostro corrispondente) New York, 28 aprile.  "In perfetta salute e
  di straordinario buon umore", come ha dichiarato il medico di Houston, il
  dott. Berry, gli astronauti dell'"Apollo 16" godono oggi il loro primo giorno
  di riposo dopo undici di lavoro nello spazio e sulla Luna. La portaelicotteri
  "Ticonderoga", che li ha raccolti ieri nell'Oceano Pacifico, li sta
  trasportando alle Hawaii dove li attende un benvenuto di musiche, fiori e
  belle ragazze. Young, Duke e Mattingly sbarcheranno a Honolulu alle 13 ora
  americana, le 19 italiane, e proseguiranno quasi subito in aereo per il Texas,
  dove giungeranno in serata.
  La loro missione (il quinto atterraggio sulla Luna) ha suscitato più
  entusiasmo tra gli scienziati ed i tecnici che tra il largo pubblico. I motivi
  sono diversi: essa è stata la più complessa dal punto di vista geologico e
  astrofisico, non ha causato grandi emozioni, se non nelle poche ore in cui un
  guasto al motore principale ha fatto temere un ritorno anticipato a terra, ed
  è stata anche messa un po' in ombra dal Vietnam e da altri avvenimenti
  politici. Ma il comandante dell'equipaggio, Young, ha voluto egualmente
  ringraziare i contribuenti americani, per il mezzo miliardo di dollari
  investito nell'impresa. "Sono stati soldi ben spesi" ha dichiarato alla
  radio e alla televisione ieri sera.
  "Torniamo dalla Luna con dei segreti. La loro scoperta amplierà le nostre
    frontiere, e contribuirà alla sopravvivenza e allo sviluppo del nostro
    pianeta".
  L'importanza della missione dell'Apollo 16, che ha stabilito tra l'altro
  primati di "reddittività per gli
  uomini e le macchine nello spazio", è stata ben compresa dai capi di
  Stato, Il presidente Nixon ha ringraziato di persona i tre astronauti,
  telefonicamente, "per il loro meraviglioso comportamento", affermando
  che "l'intera nazione ne è orgogliosa". Il leader sovietico Podgorny ha
  inviato un telegramma di congratulazioni:
  "I nostri migliori auguri ai coraggiosi astronauti Young, Duke e
  Mattingly", ha detto tra l'altro, complimentandosi con lo stesso Nixon.
  Scrive il New York Times stamattina che il bilancio dell'Apollo 16 è il
  più positivo finora registrato sulla Luna, per quanto riguarda gli uomini e le
  macchine. Infatti, l'equipaggio è tornato nelle migliori condizioni fisiche
  possibili:
  "Camminano splendidamente, parlano splendidamente, mangiano
    splendidamente", ha detto il dottor Berry, entusiasta.
  "Non abbiamo riscontrato nessuno dei disturbi al cuore e al senso
    d'equilibrio che avevano colpito l'equipaggio dell'Apollo 15". Anche il comportamento delle macchine è stato positivo: innumerevoli piccoli
  incidenti hanno turbato l'impresa, ma nessuno è stato irreparabile.
  "Il sistema dei doppi comandi, doppi motori, doppio tutto è a prova di
    bomba"
  ha esclamato Young. Infine, il "bottino" di 110 chili di pietre di origine
  vulcanica galvanizza gli scienziati.
  La Washington Post esalta a sua volta la missione, ed esprime rammarico
  perché il programma Apollo si concluderà a dicembre con un ultimo volo a cui
  non ci sarà nessun seguito. Il programma è costato 24 miliardi di dollari: è
  vero che l'America è assillata da problemi sociali, e dovrebbe distribuire
  altrimenti le sue risorse, ma la Luna viene abbandonata proprio nel momento in
  cui la sua "colonizzazione" si dimostra possibile. Il giornale prospetta una
  collaborazione russo-americana, che potrebbe incominciare già nel '75 per le
  piattaforme orbitanti terrestri.
  Il presidente Nixon ha promosso Duke colonnello d'aviazione, e Mattingly
  comandante di marina (Young era già stato promosso alla sua terza missione
  spaziale, quella dell'Apollo 10 nel '69). Per Mattingly, domenica vi sarà una
  doppia celebrazione: egli attende infatti l'arrivo del primogenito, che spera
  coincida con il ritorno a Houston.   (Ennio Caretto)
