2012/04/23

1972/04/23: La seconda attività sulla Luna di John Young e Charles Duke sul quotidiano "Il Giorno"

Il resoconto della seconda EVA nella regione di Cartesio di Young e Duke sulla prima pagina del quotidiano "Il Giorno" di domenica 23 aprile 1972 (dalla collezione personale di Gianluca Atti).

Hanno esplorato il grande vulcano

Young e Duke sono saliti sulla montagna alta 510 metri con la jeep, le rocce di questa zona potrebbero provare l'origine dinamica del nostro satellite

(nostro servizio) HOUSTON, 22 aprile. Oggi Young e Duke hanno compiuto la seconda passeggiata lunare; domani compiranno la terza, che durerà soltanto 5 ore. Lunedì, alle 2,22 minuti, lasceranno la Luna per raggiungere in orbita il collega Mattingly; alle 7,12 di martedì 25 inserimento sulla rotta per la Terra, dove giungeranno giovedì 27 alle 21,30, con un giorno di anticipo sulla data prevista. Questo è il nuovo programma elaborato dai tecnici del centro di controllo di Houston per Apollo 16.

La seconda passeggiata lunare è cominciata alle 17,41 (per Duke 2 minuti dopo): i due astronauti erano in forma perfetta perché avevano dormito un'ora in più del previsto. Appena usciti si sono divisi i compiti: Duke si è incaricato di sistemare sulla "rover", la jeep lunare, tutto l'equipaggiamento che sarebbe servito più tardi, mentre Young, su istruzioni da Terra, ha orientato verso il pianeta "di provenienza" la telecamera a raggi ultravioletti dopo averla messa all'ombra di Orion per timore che l'immenso calore, 56 gradi, possa danneggiarla.

I preparativi per la partenza, destinazione la "montagna di pietra", durano 50 minuti. Intanto dal centro di controllo comunicano a Young che sarà inutile tentare di aggiustare il cavo rotto ieri da Duke. Si tratta di un cavo elettrico che doveva collegare all'ALSEP l'apparecchiatura per la misurazione del flusso termico lunare. Poiché sul modulo lunare non ci sono forbici o "grattafili", la riparazione di emergenza avrebbe potuto danneggiare l'apparecchiatura e perfino mandare in corto circuito tutto il complesso.

Alle 18,20 la jeep, pilotata da Young, è partita verso la "montagna di pietra", un panettone alto 510 metri che si trova a circa 4 chilometri da Orion.

Dall'esame delle rocce che Apollo 16 porterà sulla Terra dalla "montagna di pietra" gli scienziati si aspettano molto: in pratica si potrebbe dimostrare che è vera l'origine "dinamica" della Luna, cioè che la Luna ha avuto i suoi vulcani e che non è un "pezzo morto" di roccia catturato dalla forza della Terra. Secondo molti studiosi la "montagna di pietra" potrebbe essere un esempio tipico di formazione collinare di origine vulcanica: il "panettone", come gran parte degli altopiani e delle zone lunari di maggiori dimensioni, si sarebbe infatti formato fra i 3 e i 4 miliardi di anni fa con la lava emersa dalle viscere della Luna. La scalata alla montagna non è stata facile: la jeep è partita a buona velocità (sui 13 chilometri orari) ma poi è stata costretta a rallentare perché il terreno si era fatto accidentato. La velocità si è così ridotta a 5 chilometri orari ed è diminuita ancora quando Duke e Young hanno iniziato la scalata vera e propria del monte. A 200 metri si sono fermati per guardare il panorama.

"Che spettacolo stupendo - ha esclamato Duke. - Vediamo voragini e rovine, e vediamo anche il LEM". Approfittando della sosta, i due astronauti rimettono in funzione la telecamera, e così anche a Terra si può ammirare lo spettacolo: si vede un campo di pietre grigie e bianche, con grosse pietre. La pendenza della collina è nettamente percepibile.

Duke segnala: "Sembra di attraversare un campo arato da poco sul quale sia appena piovuto".

Da Houston gli rispondono: "Fotografa tutto, più che puoi". E Duke: "Non smetto un attimo di schiacciare il bottone". I due astronauti, prima di riprendere il viaggio sulla jeep, hanno raccolto alcuni campioni di rocce che hanno rinchiuso in sacchetti di plastica e accuratamente catalogato. Il loro "raccolto" dovrà essere di oltre 80 chili.

Per il momento l'attenzione degli scienziati è rivolta verso 2 pietre bianche trovate ieri: non solo sarebbero di origine vulcanica, ma si tratterebbe addirittura di anortosite, la "pietra della genesi", il minerale che dovrebbe costituire la crosta originale della Luna.

La seconda uscita lunare è durata 7 ore, quasi tutte trascorse sulla "montagna di pietra". Young e Duke sono ritornati alla loro "casa" verso l'una meno un quarto. Domani usciranno dall'Orion alle 16,52 per la terza e ultima uscita: durerà soltanto 5 ore, un programma ridotto per risparmiare le forze dei 2 astronauti in vista di quanto li aspetta lunedì, il giorno del ritorno. La destinazione della terza EVA è il cratere "Raggio del Nord" che al centro, stando alle foto, ha un grosso letto di lava.