Venerdì 21 aprile 1972. Da più di quattordici ore due uomini, John Young e Charles Duke, nono e decimo uomo, rappresentanti non solo degli Stati Uniti, ma dell'umanità intera, sono sulla Luna. Dopo le emozionanti ore che hanno preceduto il perfetto allunaggio, ai due astronauti è stato concesso, giustamente, e come da loro richiesto, un lungo periodo di riposo.
Al risveglio Young e Duke, consumata la loro prima colazione "lunare", iniziano la lunga e complessa vestizione delle tute, non senza qualche difficoltà visto il poco spazio all'interno del Lem.
E' il tardo pomeriggio in Italia, le 17:47, a Houston sono le 11:47, quando il portello di "Orion" viene aperto. Le principali catene televisive americane e le stazioni radiotelevisive di tutto il mondo sono collegati in diretta, (nel nostro paese va in onda un'edizione straordinaria del Telegiornale condotta dal giornalista Tito Stagno in collegamento con l'inviato a Houston Jas Gawronski), per trasmettere le immagini della discesa di Young e Duke nella regione di Cartesio nei pressi del cratere di Descartes. Purtroppo il guasto di una antenna radio del Lem non permette di poter seguire gli ultimi passi dalla scaletta a nove pioli dei due astronauti e il loro primo contatto con il suolo.
Le prime spettacolari immagini a colori, in Italia solamente in bianco e nero, giungono sulla Terra quando viene accesa dal comandante di Apollo 16 la telecamera a bordo del Rover. Sono trascorse 120 ore e cinque minuti dall'inizio della ventiseiesima missione americana nello spazio. In Italia l'orologio segna le 18:59. A quel punto Young e Duke hanno già raccolto i primi campioni del suolo situati in vicinanza del Modulo Lunare e messo in funzione il Far Ultraviolet Camera/Spectrograph, il primo telescopio portato sulla Luna in grado di ottenere delle immagini ultraviolette di corpi celesti nella nostra Galassia; hanno inoltre dispiegato con facilità l'auto lunare che permetterà loro di allontanarsi dal punto dell'atterraggio fino a parecchi chilometri di distanza.
Alle 19:09 italiane i due astronauti prima di iniziare la lunga esplorazione a bordo della "Jeep" lunare, piantano la bandiera a stelle e strisce, la quinta a garrire, grazie a delle aste sistemate all'interno della bandiera stessa, sulle desolate lande seleniche. Sistemano poi i vari strumenti che compongono la quarta stazione scientifica ALSEP (Apollo Lunar Surface Experiments Package). Purtroppo durante l'installazione dell'esperimento sul flusso di calore, un cavo viene inavvertitamente spezzato dopo essersi attorcigliato allo scarpone di Young, rendendo inutilizzabile il prezioso strumento scientifico.
ORE 17:59 IT: Le prime immagini TV giunte sulla Terra dalla regione di Cartesio
La lunga diretta televisiva irradiata in tutto il mondo e seguita da milioni di spettatori mostra le varie operazioni che Young e Duke compiono durante la lunga attività programmata. Sono 13 complessivamente i vari punti denominate "stazioni" in cui gli astronauti dovranno compiere le importanti operazioni: raccolta di polvere e rocce lunari, fotografarli e catalogarli e infine trasmettere a terra le loro impressioni. Ad ogni fermata nelle varie "stazioni", in questa prima "EVA" sono tre, la telecamera guidata da terra dal tecnico Ed Fendell mostra, oltre ai due astronauti al lavoro, anche il solitario panorama della zona di Cartesio, rendendo partecipi anche da chi segue da casa in tutto il mondo ciò che sta succedendo lassù a 384.000 chilometri di distanza.
Le spettacolari immagini di John Young alla guida del Rover lunare
La lunga e impegnativa attività del nono e decimo terrestre sulla Luna si conclude alle 00:58, quando in Italia è già sabato 22 aprile, con il rientro dei due astronauti su "Orion". La prima "passeggiata" è durata sette ore e 11 minuti. Dopo un "briefing" di circa trenta minuti con la base di Houston, John Young e Charlie Duke consumano il pasto serale e si concedono un giusto e meritato riposo. La prossima attività extraveicolare è programmata per il pomeriggio ora italiana di sabato 22 aprile, le 10:37 di Houston.