2012/04/23

1972/04/23 16:25 IT (10:25 HO): Inizia la terza ed ultima esplorazione nella regione di Cartesio per Young e Duke

Da 165 ore e trentuno minuti John Young, Thomas Mattingly e Charles Duke hanno lasciato il loro pianeta natale lanciati dal potentissimo razzo Saturn V verso la Luna. Sono le 16:25 italiane, le dieci e venticinque del mattino ora di Houston, di domenica 23 aprile, quando si apre per la terza volta, dal suo arrivo sulla superficie selenica, il portello del Modulo Lunare "Orion". Ha inizio per i due astronauti l'ultima esplorazione nella tormentata regione di Cartesio. Sarà un'attività più breve delle due precedenti, così è stato stabilito dai controllori di volo a Houston, ma non per questo meno fruttuosa.

Alle 16:34 italiane viene riaccesa la telecamera montata sul Rover: il panorama è quello diventato ormai familiare a chi segue da tre giorni sulla Terra, scienziati, tecnici o semplici spettatori, le bellissime immagini a colori inviate da quasi quattrocentomila chilometri di distanza a cui si aggiungono le entusiastiche impressioni dei due "lunauti" nel descrivere un luogo mai toccato prima da essere umano e le cui orme della loro presenza rimarranno impresse nei secoli.

Obiettivo dell'ultima escursione è l'esplorazione del grande cratere "North Ray", lontano quattro chilometri circa dal luogo dell'atterraggio di "Orion". Qui Young e Duke, giunti a bordo della Rover, come è avvenuto nelle precedenti due giornate di esplorazione, raccolgono campioni e scattano numerose fotografie panoramiche e stereografiche: ogni roccia prima di essere prelevata viene ben documentata, fotografandola prima in pieno Sole e successivamente con il Sole di lato, infine, viene fotografata la zona in cui è stata prelevata.

Visto l'accorciamento della terza sortita, i due saltano alcune zone in cui avrebbero dovuto fermarsi, le cosiddette "stazioni", e puntano direttamente a due grandi massi ribattezzati dai due uomini di Apollo 16 "Shadow Rock" e "House Rock". Da quest'ultimo, una roccia enorme grande quanto una casa, Young e Duke prelevano una ricca quantità di campioni scattando numerose foto. A terra i geologi che seguono in diretta l'evento si aspettano molto da questa nuova raccolta, anche se i due astronauti inizino a dubitare fortemente che la regione da loro esplorata in questi tre giorni abbia una sua origine vulcanica.

Dalla diretta TV della terza EVA lunare di Young e Duke l'esplorazione al grande masso "House Rock".
Foto AP16-AS16-116-18578, scansione JSC.
Foto AP16-AS16-116-18607, scansione JSC.
Foto AP16-AS16-116-18649, scansione JSC.
Foto AP16-AS16-116-18653, scansione JSC.
Foto AP16-AS16-116-18690, scansione JSC.
Foto AP16-S72-38443, scansione J.L. Pickering.
Foto AP16-AS16-116-18700, scansione JSC.
Foto AP16-AS16-116-18718, scansione JSC.
Foto AP16-AS16-106-17241, scansione JSC.
Foto AP16-AS16-106-17343, scansione JSC.
Foto AP16-AS16-117-18799, scansione JSC.
Foto AP16-AP16-117-18818, scansione JSC.

Alle 21:21 ora italiana, le 15:21 a Houston, i due astronauti a bordo del Lunar Rover, ritornano nei pressi del Modulo Lunare. Durante il tragitto in discesa che li ha riportati ai piedi di "Orion" hanno battuto il record di velocità per un'auto lunare: 17 chilometri orari! Dopo aver scaricato il nuovo ricco bottino di rocce e polvere selenica, il comandante di Apollo 16, guida per l'ultima volta l'auto a circa una novantina di metri dal Lem in modo che la telecamera installata a bordo e controllata da terra dal tecnico Ed Fendell possa riprendere per la seconda volta nella storia, il decollo della parte superiore del Lem, così come era avvenuto per la precedente missione Apollo 15.

Poco prima di risalire per l'ultima volta a bordo di "Orion", dopo aver caricato i campioni lunari raccolti in questa terza EVA ed alcuni esperimenti da riportare sulla Terra come le numerose fotografie all'ultravioletto scattate dall'osservatorio astronomico, Charlie Duke deposita al suolo una fotografia a colori che lo ritrae con la moglie e i due figli. Poi la fotografa con la Hasselblad che porta al petto immortalandola insieme alle tante altre scattate in questi tre giorni nella desolata e rocciosa regione di Cartesio.

La foto che ritrae Duke e famiglia lasciata sul suolo lunare dal pilota del Modulo Lunare. Foto AP16-AS16-117-18441, scansione JSC.

Sono trascorse 171 ore e undici minuti dall'inizio del volo, in Italia le lancette dell'orologio segnano le 22:05, il portello di "Orion" viene chiuso, non definitivamente però, verrà riaperto un'ora circa dopo per gettare sul suolo lunare tutto il materiale che non serve più, come zaini, caschi, soprascarpe e guanti, poi pressurizzata di nuovo la cabina John Young e Charlie Duke, nono e decimo uomo nella storia a calcare il suolo lunare, dopo aver consumato un breve pasto si prepareranno per l'ascesa verso l'orbita lunare dove li attende il compagno di questo straordinario viaggio Terra-Luna-Terra, Thomas Mattingly.