2012/04/22

1972/04/22 17:33 IT (11:33 HO): Si riapre il portello di "Orion": ha inizio la seconda esplorazione lunare per Young e Duke

Sabato 22 aprile. Dopo la trionfale prima giornata nella regione di Cartesio, che ha visto il nono e decimo uomo nella storia dell'umanità scorrazzare per chilometri a bordo della Rover, installare una stazione scientifica ALSEP, raccogliere più di una ventina di chili di rocce e polvere selenica, e dopo aver goduto di un lungo periodo di riposo, dal Centro di controllo di Houston viene data la sveglia ai due astronauti. Sono trascorse 139 ore e nove minuti dall'inizio della missione di Apollo 16: è il momento per John Young e Charles Duke di consumare una abbondante colazione, rivestirsi delle preziose tute per l'attività all'esterno e prepararsi per la seconda uscita sul suolo lunare.

Dopo aver ripassato con i tecnici e gli scienziati che da Houston seguono e coordinano il lavoro dei due astronauti, tra questi anche il futuro pilota del Lem della prossima ed ultima missione lunare Apollo prevista per dicembre, il geologo Harrison Schmitt, e depressurizzato il Modulo Lunare, alle 17:33 ora italiana, le 11:33 a Houston, viene riaperto il portello di "Orion". Per primo a scendere dalla scaletta è il comandante Young, seguito subito dopo da Duke. Anche la seconda "passeggiata" si preannuncia, come previsto dal programma piuttosto impegnativa. Sono nove in questa seconda "EVA" le "stazioni", i punti in cui durante il percorso i due dovranno effettuare delle soste per raccogliere il più possibile materiale lunare che testimonino l'origine vulcanica della regione in cui sono atterrati venerdì scorso. Dopo aver preparato la "Rover" per la lunga traversata, alle 17:49 italiane viene riaccesa la telecamera montata sull'automobile lunare.

Sulla Terra per il secondo giorno consecutivo milioni di telespettatori possono seguire in diretta, comodamente seduti sulle loro poltrone, la straordinaria esperienza lunare di Young e Duke in un panorama che fa da sfondo ad una "magnifica desolazione", come la definì nel luglio del 1969 il secondo uomo nella storia a camminare sul Satellite naturale della Terra, "Buzz" Aldrin.

Un breve spezzone delle spettacolari immagini della seconda EVA, arrivate dalla Luna durante la lunga diretta televisiva (credit: Gordoxx).
Foto AP16-AS16-107-17436, scansione JSC.
Foto AP16-AS16-110-17948, scansione JSC.
Foto AP16-AS16-110-17960, scansione JSC.
Foto AP16-AS16-107-17446, scansione JSC.
Foto AP16-AS16-107-17452, scansione JSC.
Foto AP16-AS16-107-17503, scansione JSC.
Foto AP16-AS16-108-17622, scansione JSC.
Foto AP16-AS16-108-17670, scansione JSC.
Foto AP16-AS16-114-18453, scansione JSC.

È scoccata da pochi secondi la mezzanotte e diciassette minuti in Italia, nel nostro paese è già domenica 23 aprile, quando i due astronauti a bordo della Rover guidata dal comandante Young ritornano ai piedi del Lem. Si conclude la lunga e spettacolare seconda esplorazione nella regione di Cartesio con una nuova abbondante raccolta di sassi e polvere lunare. Alle 00:34 viene spenta la preziosa telecamera a colori che ancora una volta, nella lunga diretta tv, ha trasmesso alla base di Houston in Texas e in milioni di case in tutto il mondo le migliori immagini mai giunte dal Satellite naturale della Terra.

Risaliti a bordo di "Orion", stanchi ma felici per il lavoro ben fatto, Young e Duke richiudono alle loro spalle il portello del Lem; verrà riaperto fra una quindicina di ore circa per la terza ed ultima escursione sul suolo lunare. In Italia le lancette dell'orologio segnano le 00:56 mentre al Centro di controllo di Houston i numeri sugli schermi dei computer dei tecnici e scienziati che a turno seguono costantemente a 380.000 chilometri di distanza la fantastica esperienza dei tre di Apollo 16, segnano 150 ore e due minuti dall'inizio della penultima missione umana sulla Luna del XX secolo.